Era una domenica pomeriggio di primavera ed il sole picchiava forte illuminando la città. Mario decise di andare al parco con la sua bicicletta… con sei pedali di colore rosso fuoco. Ma che strana bicicletta! Non vi stupite è una bicicletta per ragni. Infatti, Mario è un simpatico ragnetto amico dei bambini.
Mario non è un ragno come tutti gli altri è speciale! Ha un corpo rotondo cicciotello, soffice e peloso come in gomitolo di lana; ha otto zampe come qualsiasi ragno che si rispetti, però sono bicolore verde acqua e fucsia. I suoi occhi sono sporgenti, bianchi e con le pupille nere un po’ strabiche, che gli danno un’aria simpatica e buffa.
Quando ragno Mario arrivò al parco parcheggio la sua bicicletta per andare a divertirsi sull’altalena ma qualcuno lo tocco alle spalle, ragno Mario si voltò e … Ah Ah Ah !!! vide una figura spaventosa con un enorme cappello nero ed appuntito, che scendeva su un lato della faccia rugosa e barbuta. Era lo stregone Burlone. Questo stregone girovagava per il parco facendo scherzi a tutti, ma non si rendeva conto che il suo aspetto era orribile e spaventava tutta la gente.
Il ragno Mario esclamò stupito: « Caspita che prodigio!». Poi domandò: « Cosa ti è successo?». Burlone smise di ridere e come non aveva mai potuto fare, raccontò la sua storia: « Io sono Burlone e sono anch’io un bambino come tutti gli altri, mi piace scherzare e vorrei avere molti amici, ma tutti mi prendono in giro per il mio aspetto goffo. La voce di Burlone fu rotta dal pianto che la forte emozione gli aveva procurato. Ragno Mario accarezzò la spalla di Burlone e lo tranquillizzò dicendogli:« Su non piangere la vita è così bella, allegra… emozionante! Non chiuderti in te stesso, metti fuori i tuoi sentimenti e ti accorgerai che ci sono tanti amici pronti ad ascoltarti.» Burlone risponde: « E’ facile per te… sei così… colorato… allegro… Hai otto zampe che ti permettono di correre velocemente e puoi prendere otto cose contemporaneamente… invece io…». « Tu sei come tutti gli altri bambini: il tuo aspetto fisico non conta! E’ ciò che hai nel cuore che conta. Non aver paura di mostrarti agli altri così come sei!». Ragno Mario propose a Burlone di fare una passeggiata insieme nel parco. Mentre passeggiavano lentamente, lungo i viali alberati e fioriti, iniziarono a confidarsi e Burlone cominciava a sentirsi libero e sereno, ma ad un tratto… da dietro un enorme cespuglio uscirono alcuni bambini dispettosi che cominciarono a prendere in giro Burlone il quale si nascose dietro un albero e si trasformò nello stregone che era all’inizio. Intanto ragno Mario rimase a parlare con i tre ragazzini cercando di far capire loro che Burlone è un bambino molto sensibile, nonostante il suo aspetto goffo, ed il loro atteggiamento lo aveva profondamente offeso. « Se prendessero in giro voi come vi sentireste ?». I ragazzini rimasero in silenzio pensosi ed il ragno Mario aggiunse:« Non avete un po’ di imbarazzo per quello che avete fatto? E poi quando sarete grandi che esempio darete ai vostri figli? Adesso andate e chiedetegli scusa !».
Burlone da dietro l’albero ascoltava i discorsi di Mario, quando tre formiche ferme sulla sua spalla gli chiesero:« Ehi Ehi ! possiamo nasconderei dentro il tuo cappello?». « Che paura che mi avete messo ma… perché nascondervi !». « Stiamo giocando a nascondino con il bruco!… Vuoi giocare insieme a noi?». La proposta delle formiche rese molto felice Burlone che sentiva il cuore battere forte dall’emozione per quell’invito inaspettato per questo rispose:« Si grazie accetto volentieri!». Intanto i discorsi di ragno Mario avevano ammorbidito il cuore dei ragazzi dispettosi a tal punto che andarono insieme a cercar lo per chiedergli scusa. Quando lo trovarono videro che parlava… parlava… allegro con i suoi nuovi amici insetti: il bruco verdino e le tre formiche Nerina Rosina e Dorina.
Dopo che i tre ragazzi fecero le loro scuse a Burlone, questo presentò a loro e a Mario i suoi amiei insetti e tutti insieme si misero a giocare a nascondino. Ormai Burlone non ha più paura e grazie all’aiuto del ragno Mario e degli altri insetti ora gioca sereno con gli altri bambini.
Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Castromediano (Lecce)
Classe II C – anno scolastico 2006-2007. Insegnante Rita Giannini
Mario non è un ragno come tutti gli altri è speciale! Ha un corpo rotondo cicciotello, soffice e peloso come in gomitolo di lana; ha otto zampe come qualsiasi ragno che si rispetti, però sono bicolore verde acqua e fucsia. I suoi occhi sono sporgenti, bianchi e con le pupille nere un po’ strabiche, che gli danno un’aria simpatica e buffa.
Quando ragno Mario arrivò al parco parcheggio la sua bicicletta per andare a divertirsi sull’altalena ma qualcuno lo tocco alle spalle, ragno Mario si voltò e … Ah Ah Ah !!! vide una figura spaventosa con un enorme cappello nero ed appuntito, che scendeva su un lato della faccia rugosa e barbuta. Era lo stregone Burlone. Questo stregone girovagava per il parco facendo scherzi a tutti, ma non si rendeva conto che il suo aspetto era orribile e spaventava tutta la gente.
Il ragno Mario esclamò stupito: « Caspita che prodigio!». Poi domandò: « Cosa ti è successo?». Burlone smise di ridere e come non aveva mai potuto fare, raccontò la sua storia: « Io sono Burlone e sono anch’io un bambino come tutti gli altri, mi piace scherzare e vorrei avere molti amici, ma tutti mi prendono in giro per il mio aspetto goffo. La voce di Burlone fu rotta dal pianto che la forte emozione gli aveva procurato. Ragno Mario accarezzò la spalla di Burlone e lo tranquillizzò dicendogli:« Su non piangere la vita è così bella, allegra… emozionante! Non chiuderti in te stesso, metti fuori i tuoi sentimenti e ti accorgerai che ci sono tanti amici pronti ad ascoltarti.» Burlone risponde: « E’ facile per te… sei così… colorato… allegro… Hai otto zampe che ti permettono di correre velocemente e puoi prendere otto cose contemporaneamente… invece io…». « Tu sei come tutti gli altri bambini: il tuo aspetto fisico non conta! E’ ciò che hai nel cuore che conta. Non aver paura di mostrarti agli altri così come sei!». Ragno Mario propose a Burlone di fare una passeggiata insieme nel parco. Mentre passeggiavano lentamente, lungo i viali alberati e fioriti, iniziarono a confidarsi e Burlone cominciava a sentirsi libero e sereno, ma ad un tratto… da dietro un enorme cespuglio uscirono alcuni bambini dispettosi che cominciarono a prendere in giro Burlone il quale si nascose dietro un albero e si trasformò nello stregone che era all’inizio. Intanto ragno Mario rimase a parlare con i tre ragazzini cercando di far capire loro che Burlone è un bambino molto sensibile, nonostante il suo aspetto goffo, ed il loro atteggiamento lo aveva profondamente offeso. « Se prendessero in giro voi come vi sentireste ?». I ragazzini rimasero in silenzio pensosi ed il ragno Mario aggiunse:« Non avete un po’ di imbarazzo per quello che avete fatto? E poi quando sarete grandi che esempio darete ai vostri figli? Adesso andate e chiedetegli scusa !».
Burlone da dietro l’albero ascoltava i discorsi di Mario, quando tre formiche ferme sulla sua spalla gli chiesero:« Ehi Ehi ! possiamo nasconderei dentro il tuo cappello?». « Che paura che mi avete messo ma… perché nascondervi !». « Stiamo giocando a nascondino con il bruco!… Vuoi giocare insieme a noi?». La proposta delle formiche rese molto felice Burlone che sentiva il cuore battere forte dall’emozione per quell’invito inaspettato per questo rispose:« Si grazie accetto volentieri!». Intanto i discorsi di ragno Mario avevano ammorbidito il cuore dei ragazzi dispettosi a tal punto che andarono insieme a cercar lo per chiedergli scusa. Quando lo trovarono videro che parlava… parlava… allegro con i suoi nuovi amici insetti: il bruco verdino e le tre formiche Nerina Rosina e Dorina.
Dopo che i tre ragazzi fecero le loro scuse a Burlone, questo presentò a loro e a Mario i suoi amiei insetti e tutti insieme si misero a giocare a nascondino. Ormai Burlone non ha più paura e grazie all’aiuto del ragno Mario e degli altri insetti ora gioca sereno con gli altri bambini.
Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Castromediano (Lecce)
Classe II C – anno scolastico 2006-2007. Insegnante Rita Giannini
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