In un villaggio della lontana Africa vivono degli indigeni molto speciali: anche se sono poveri trovavano sempre un motivo per ridere. Sono proprio una tribù di burloni!
E’ estate e fa un gran caldo… i nostri amici sono agricoltori e producono ANGURIE.
Re Mustafà, il Capo Tribù, ogni mattina fa un giro tra i campi a osservare il suo popolo al lavoro e per ognuno ha una parola di incoraggiamento. Durante uno dei suoi giri, nella mattina più calda di tutte l’estate, Re Mustafà ha un’idea incredibile. Da tempo voleva cambiare la sua corona: è troppo calda!!! E’ fatta con la pelliccia di un grosso leone che per anni aveva minacciato il villaggio e che il Re aveva sconfitto in una lotta all’ultimo sangue. La testa del leone sta proprio sulla testa del buon Mustafà e funge da corona; la pelliccia gli ricade sulle spalle e forma il mantello. Dato che in Africa fa caldo anche in inverno vi lascio immaginare come suda il Re in estate: è come stare in un forno.
Radunati tutti gli abitanti del villaggio e inizia a parlare con il tono solenne delle grandi occasioni.
– “Cari amici, questa mattina mentre vi guardavo lavorare nei campi, ho pensato che le nostre angurie oltre ad avere la buona e succosa polpa hanno anche una buccia spessa e fresca. Perché non utilizzarla? Basta dividere l’anguria orizzontalmente a metà, mangiarne la polpa e trasformare la buccia in CAPPELLI! Faremo una gara: ognuno di voi scatenerà la proprio fantasia, voglio vedere i cappelli più originali del mondo… poi io deciderò tra tutti il più bello che diventerà la mia nuova CORONA”.
Gli abitanti del villaggio si mettono al lavoro: ognuno raccoglie due angurie e per creare nuovi cappelli, belli da non crederci! Al termine della settimana si mettono tutti in fila con in testa i cappelli creati da ciascuno. I nostri inventori hanno messo su una bella pancia a furia di rimpinzarsi di angurie, e questa cosa li fa ridere ancora di più.
Per il buon Mustafà è stato molto difficile scegliere …
Ma alla fine non ha dubbi, e sceglie la sua nuova corona: l’anguria è stata decorata a puntino. Quasi sulla parte più alta sono state inserire lunghe e leggere piume di struzzo, adatte a riparare il viso del Re dal sole cocente; all’altezza delle orecchie è stato attaccato il guscio di un cocco fatto a metà, adattissimo a proteggere le orecchie dal vento! Tutt’intorno alla base sono stati fissati dei fili di perline colorate che producono un allegro tintinni. Insomma proprio il cappello degno di un RE.
Di Andrea e Matteo Molle
Agosto’07
girotondodiparole
associazione culturale salentina