C’era una volta due piccoli topolini, uno si chiamava Timmi, mentre suo
fratellino Ciccia. Lo chiamavano così perché non la smetteva mai di
mangiare ed era molto molto grasso.
Dopo la morte dei genitori, rimasti orfani iniziarono a girare il
mondo, finché trovarono casa vicino ad un supermercato.
Di giorno dormivano mentre la notte attraverso un piccolo buco nel muro
riuscivano a entrare in quel supermercato ed a procurarsi del cibo.
Timmi era il fratello maggiore,stava molto attento e quando mangiava
anche se vi era ancora del cibo di cui approfittarne lui smetteva perché
altrimenti ingrassava e chiedeva sempre anche al piccolo fratellino
Ciccia di non mangiare troppo, ma purtroppo il piccolo Ciccia non lo
ascoltava e continuava a mangiare sempre di più.
Un giorno i1 proprietario del supermercato stanco dei continui furti di
cibo, chiese un consiglio ad un suo amico su cosa dovrebbe fare per far
terminare quei furti.
Il suo amico gli propose di prendere Luigi,lui ne era certo, sarebbe
riuscito a fare quello che lui desiderava, far terminare quei furti.
Luigi era un bei gattone agile e svelto e quando la sera Timmi e suo
fratello Ciccia entrarono nel supermercato per mangiare, dopo qualche
minuto da lontano videro apparire la sagoma minacciosa di Luigi.
Timmi, che era magro, fu molto svelto a fuggire attraverso un buco nel
muro. Anche Ciccia cercò di fuggire, ma era troppo grasso e anche se
cercava di correre veloce non era svelto come suo fratello Timmi e
quando da lontano riuscì a vedere quel buco nel muro cominciò a pensare
che oramai anche lui era sicuro di riuscire a raggiungerlo e cosi a
sfuggire alle pericolose e terribili unghie di Luigi.
Purtroppo, quando oramai era sicuro di essere in salvo, Luigi con un
salto riuscì a catturarlo. Povero Ciccia, se avesse ascoltato suo
fratello Timmi e mangiato di meno, certamente sarebbe riuscito a
sfuggire al pericoloso gatto.
Questa storia deve fare riflettere e ricordare che, noi bambini quando
sulla tavola o all’interno del frigorifero troviamo molta roba buona da
mangiare, qualche volta dobbiamo saper anche rinunciare, perché noi
siamo molto ma molto più intelligenti del povero Ciccia.
Perciò piccoli amici miei, bianchi, rossi, neri o gialli, a qualcosa
bisogna sempre sapere rinunciare se a lungo noi vogliamo campare.
Giuseppe Loda